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Non tutti i passeggeri sono uguali

Mattina del 2 luglio 2013. L'atac ha fatto scattare l'orario estivo. Ma gli autobus sono pieni lo stesso, gli unici a mancare sono i ragazzi che vanno a scuola. Scendo dal tram e prima di prendere il bus che mi porterà in ufficio vado a fare bancomat. E vedo il bus passare. Sono le 8.58. Faccio bancomat, passo a prendere un caffè, con l'occhio fisso alla fermata (al bar mi conoscono, sanno che potrei scattare via da un momento all'altro appena vedo sbucare il bus all'angolo, per questo pago sempre prima). Nulla. Vado alla fermata. E noto le persone che sono scese dal tram ancora in attesa del mio stesso bus. Aspetto. Intanto guardo l'orario sul sito dell'Atac. Doveva partire un bus da capolinea alle 9.09 (il capolinea è 3 fermate più in giù), sono le 9.16. Il prossimo bus partirà alle 9.22. Come faccio sempre in questi casi interrogo l'account twitter dell'Atac. (Io farei un monumento al poveraccio/a che deve gestire quell'account). Mi dicono che "una vettura è appena transitata". è vero, rispondo, ma c'era scritto "fuori servizio". Io risolvo in altro modo la mia questione... ma intanto dall'Atac mi rispondono così: E qui scatta l'arrabbiatura. Che significa mettere una vettura "fuori servizio" per recupero ritardo? Significa che la vettura salterà almeno 4-5 fermate, lasciando a piedi chi aspetta il bus a quelle fermate. E ti chiedi se allora il tuo abbonamento valga meno di chi prende il bus qualche fermata più in là.

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