"Tante cose false . Le "auto blu" non esistono in questa forma in Francia, ma ci sono stato tagli su i costi dei salari dei ministri e i costi della vita dello Stato. Non ho sentito parlare di questo documento di 12 righe e non credo che esista, ma abbiamo lanciato una limitazione di 1 a 20 tra il dipendente dello stato (o di una ditta statale) più pagato e quelo meno pagato. [Il presidente e amministratore delegato di un'azienda pubblica non potrà guadagnare più di venti volte del suo dipendente meno pagato - Nota mia]. Non so bene come si potrebbe fare per creare 175 istituti di ricerca con 345M di euro (fa 200 000 per istituto) e construirlo in 60 giorni. La tassasione del 75% sta per essere fatto e la fine dello scudo fiscale è anche quasi fatta. Ma sulle somme guadagnate al di là di 1M all'anno. Ci saranno assunzioni di insegnanti (60 000 in 5 anni) ma con economie sul numero di dipendenti nelle altre amministrazioni per finanzarlo. Lo stato è publico e laico, dunque non ci sono di sovvenzioni statali alla Chiesa. Il bonus cultura non esiste. Qui non c'è una problematica significativa sulle sovvenzioni a "riviste, rivistucole, fondazioni, e case editrici", dunque nessuno cambio su questo tema. C'è un progetto per separare meglio le attività delle banche ma non è in questa forma. Ha decurtato del 30 % lo stipendio dei ministri e del presidente, ma gli altri numeri sono falsi. Non c'è questo fondo welfare per le mamme sole, ma abbiamo aumentato di 25% l'aiuto alle famiglie per settembre e l'iscrizione a scuola. è molto difficile darti link per parlare di cose di cui non abbiamo nemmeno parlato nel dibatto francese . Facciamo tante cose, ma non queste. La crisi è grave qui (abbiamo con PSA i problemi che ci sono stati in Italia con la Fiat). E lo spread è migliore perché adesso ci sono pochi stati che hanno sempre il AAA e dunque il nostro debito diventa interessante"Grazie a Valerio per la disponibilità ed avermi dato la possibilità di pubblicare la sua risposta.
Grazie agli amici di Tr3ntaMag e Sfera Pubblica
per aver pubblicato questa nota