
Era giugno del 2013 quando Facebook introdusse gli hashtag. Un modo, secondo Mark Zuckerberg, per “consentire agli utenti di aggiungere contesto e scoprire interessi comuni”.
Per molto tempo ci si è chiesti se e come questi fossero utili come lo sono su Twitter, si sono moltiplicati gli studi secondo i quali fossero, addirittura, dannosi per l’engagment e la portata virale dei post.
Insomma, sembrava che servissero, soprattutto, a categorizzare le rubriche della propria pagina o a rendere meno strambi i post di chi ha l’automatismo tra Twitter e Facebook.
Nei mesi si è parlato anche dell’introduzione dei Tranding Topics, ma non si è mai visto nulla… fino ad oggi.
Mentre ero su Facebook mi è caduto l’occhio su un post condiviso da un mio contatto, un articolo che avevo già visto da molti dei miei amici… ma qui c’era un simbolo strano, diverso…
“popolare“… A ben guardare non è legato a un hashtag presente nel post, ma ad una notizia che ha avuto nel giro di pochi minuti molte condivisioni. Cliccando sull’oggetto del trending topic andrete a una pagina che raccoglie tutte le notizie condivise su Leonard Nimoy (il Dottor Spock di Star Trek, morto oggi).
Due osservazioni in merito a questa nuova funzione:
1- La popolarità non è data solo dal testo con cui si condivide il link, ma anche dal contenuto del link (immagino dal titolo e/o abstract). La pagina raccoglierà i link condivisi sul tema specifico, commenti testuale e/o con foto in cui sia citato (in questo caso specifico) Nimoy.
2- Il “trending Topic” è una notizia come altre nel vostro feed. Non è in testa o nella colonna a sinistra. Se non vi capita l’occhio su quel “popolare” non ve ne accorgerete nemmeno. Riguarda una sola notizia e non una serie eterogena di topic, come accade coi TT di twitter. Fatto così sembra abbastanza inutile.
Infatti facendo un po’ di ricerche ecco che troviamo la pagina di aiuto di Facebook, che mostra come saranno i ‘Popolari’ (e che segnala che la funzione al momento è disponibile solo in alcuni paesi). Dovremo solo avere pazienza