Equi_librismi pensieri, citazioni, recensioni. Da e sui libri.
Il fatto è questo. La mattina per andare al lavoro io prendo l'autobus. Due, per l'esattezza. Per un tragitto che varia dai 40 minuti all'ora e mezza... Quindi leggo. Io leggo in piedi. Perché nell'ora in cui mamme portano i figli a scuola, uomini vanno indaffaratamente al lavoro, giovani donne masticano il chewin gum e donne meno giovani si ripassano il rossetto sulle labbra, non è facile trovare un posto in cui sedersi. Viaggio in piedi, con un ingombrate zaino in spalla o tra i piedi e scarpe col tacco. Sto lì, con un libro in mano, l'altra mano stretta a un palo o ad un sedile, nelle orecchie le cuffie, che mi isolano dalle news sulla domestica filippina della signora seduta accanto a me, o dagli improperi che il vecchio uomo di mondo sibila al telefono al suo sottoposto in ufficio. Leggo, con in testa il percorso che sta facendo il bus, pronta a chiudere il libro e aggrapparmi con tutt'e due le mani, nei punti in cui ci sono curve che potrebbero portarmi a essere scaraventata sul bus accanto, se non mi tengo saldamente. Certo, questo non ti salva se quel giorno a guidare l'ingombrante veicolo rosso non c'è un semplice autista Atac, ma uno dei vari piloti di formula uno. Così, nei momenti in cui motivi di equilibrio precario, mi costringono a chiudere il libro, mentre canticchio la canzone che l'ipod mi propone in quel momento, penso a citazioni di altri libri. O ai prossimi libri che voglio comprare, o agli autori che mi dovrei decidere a iniziare a leggere. Così ho pensato: inauguro sul mio anonimo blog un'inutile rubrichétta. EquiLibrismi: la mia wish list. Citazioni. Libri che amo. E consigli raccolti in giro. Vorrei farne una cosa giornaliera. Vediamo se sarò abbastanza costante. Primo EquiLibrismo: - dovrei iniziare a leggere Bukowski