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10.25 alla stazione di Bologna
L'orologio fermo alle 10.25 alla stazione di Bologna

Bologna, 2 Agosto 1980, Dieci e venticinque

"Nell’aria bruciata d’agosto, si è alzata una nuvola di polvere sottile, ha invaso il piazzale, sul quale mi sono affacciato tante volte. Bastava la voce dell’altoparlante, con quegli inconfondibili accenti, per farmi sentire che ero arrivato a casa.

Adesso la telecamera scopre l’orologio, con le lancette ferme sui numeri romani: le dieci e venticinque. Un attimo, e molti destini si sono compiuti. Ascolto le frasi che sembrano monotone, ma sono sgomente, di Filippini, il cronista della TV, costretto a raccontare qualcosa che si vede, a spiegare ragioni, motivi che non si sanno: lo conosco da tanti anni, e immagino la sua pena. Dice: «Tra le vittime, c’è il corpo di una bambina»."

Enzo Biagi

Le parole con cui Enzo Biagi raccontò il 2 agosto 1980. Sono parole forti, evocative che mostrano cosa è successo quel 2 Agosto 1980.
Oggi a Bologna sono le 10.25, come 43 anni fa, nessuno dimentica.

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